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Radiografia

Cosa si nasconde dietro l'esame diagnostico Raggi X- Radiografia?

Raggi x, output a video.Il 28 dicembre del 1895, Roentgen annuncia ufficialmente la scoperta dei raggi x, e nel 1898 Marie Sklodowska Curie, scopre il radium, la conoscenza di queste nuove e misteriose energie, danno origine a moderne terapie, in grado di mostrare l'interno dei pazienti in un modo totalmente diverso e soprattutto non invasivo. Gli studi proseguirono, e nel 1950, il francese Dupont, utilizzando degli schermi al tungstato di calcio, fu in grado di convertire l'energia dei raggi x in luce, nacque così la prima radiografia, i dettagli erano ancora poco definiti, ma era riuscito ad ottenere una buona immagine, impiegando un numero relativamente minore di radiazioni. Su questi studi e soprattutto sulle loro conclusioni si basa la moderna radiografia, gioiello della radiologia, ovvero ottenere immagini nitide e facilmente consultabili, utilizzando il minor numero possibile di radiazioni, allo scopo primario di non arrecare danni al paziente.

Come funziona la radiografia?

Per radiografia si intende lo studio, il più dettagliato possibile, di un segmento scheletrico o di un distretto, attraverso l'utilizzo di radiazioni elettromagnetiche di tipo x, dette anche ionizzanti, per la loro proprietà di emettere ioni. E' questo un antico, ma pur sempre valido esame di primaria importanza, quando viene utilizzato in circostanze particolari, come in un incidente, per valutare gli eventuali danni articolari o in caso di trauma cranici; in casi di emergenza rappresenta la principale fonte d' informazioni, in quanto la consultazione risulta estremamente dettagliata e chiara.

Il procedimento per ottenere la radiografia, detta anche radiogramma, è alquanto semplice, si basa sull'interazione che avviene tra un fascio di fotoni, ovvero i raggi x, prodotti da una sorgente e diretti verso un recettore. Tra i due viene interposta una materia, di solito un corpo biologico, mentre gli atomi componenti del corpo interposto, impediscono il raggiungimento dei fotoni verso il recettore, questo perché; il fascio di raggi x, penetrando il corpo umano, viene assorbito in maniera diversa, a seconda delle varie parti anatomiche incontrate, e ne esce attenuato prima di raggiungere il sistema di rilevamento.

Si riprodurrà quindi una immagine del tutto simile al corpo, ma in negativo, come una vera e propria fotografia, in quanto i fotoni che non vengono assorbiti, restano impressi sulla pellicola. L'esame a raggi x, in grado di fornire immagini di strutture anatomiche, per scopi diagnostici, consiste in effetti nell'imprimere su una pellicola radiografica le diverse densità dell'organismo, la pellicola risulterà più o meno scura a seconda della struttura rilevata. Tutto ciò avviene perché, quando i raggi x attraversano la materia, producono ioni, la nitidezza dei particolari degli organi interni che appaiono diversamente opachi, è dovuta alla loro composizione ed alle proprietà più o meno di assorbimento.

Quando i raggi x attraversano un corpo, subiscono un'attenuazione di radioattività, tanto maggiore, quanto più sono elevati lo spessore ed il peso specifico del materiale attraversato, trasferendo allo stesso parte della propria energia ed è per questo motivo che appariranno diverse tonalità:

  • Le ossa saranno di colore bianco,
  • I tessuti molli presenteranno diverse sfumature di grigio,
  • L'aria circostante sarà nera.

E' per questo motivo che essendo delle radiazioni ionizzanti, comportano sempre un effetto biologico sulle strutture che attraversano, pur essendo bassa la dose per ogni singola radiografia, produce pur se minimo un danno.

L'esecuzione di tale tecnica deve essere sempre giustificata da un preciso quesito diagnostico, inoltre l'esame stesso, deve essere ottimizzato, ovvero deve tendere ad ottenere un buon risultato, somministrando meno dosi possibili di raggi x.

Scopriamo quando conviene puntare sulla radiografia!

Le immagini che se ne ricavano, sono indispensabili, ad esempio per la diagnosi di una malattia ed il monitoraggio della risposta ad un determinato trattamento, inoltre, in particolari situazioni, è possibile individuare una patologia, prima ancora che si manifesti clinicamente, vale a dire prima che si sviluppino i segni o i sintomi, risultando di enorme utilità nella medicina preventiva.

E' uno degli esami più antichi e più usati per determinare una diagnosi alquanto precisa, rappresenta infatti parte integrante della semeiotica medica, nella valutazione del torace, dell'addome e di tutto l'apparato osteo articolare.

Nel campo polmonare serve per studiare:

  • I polmoni,
  • La trachea,
  • I bronchi
  • Le membrane circostanti, ovvero le pleure; la radiografia è in grado di mettere in luce focolai infettivi, versamenti pleurici, pneumotoraci e congestioni polmonari.

Risulta essere necessaria per verificare lo stato di salute delle strutture mediastiniche, come il cuore, i grandi vasi sanguigni, come aorta, arterie e tutto l'arco aortico.

Nell'apparato osteo articolare è possibile rilevare:

  • Fratture,
  • Tumori,
  • Fare delle valutazioni di osteo artrosi,
  • Nella colonna vertebrale è possibile evidenziare casi di spondilolitesi, spondiloartrosi, cifosi o scoliosi.

Con le radiografie dell'apparato addominale si mettono in luce casi di perforazioni intestinali, inoltre per ottenere una migliore immagine dell'organo, spesso si ricorre all'uso di mezzi di contrasto. L'apparato digerente viene radiografato dopo che il paziente ha assunto una soluzione di solfato di bario o soluzioni iodate, se si vuole studiare in modo più approfondito l'intestino crasso, ed ottenere il cosiddetto Clisma Opaco. Per quanto riguarda l'apparato urinario verrà somministrato per via endovenosa un mezzo di contrasto a base di iodio, che in breve tempo opacizza i reni, gli ureteri, la vescica e l'uretra, in questo caso non sarà una radiografia vera e propria, ma parleremo di Urografia.

Raggi x del teschio umano

Come svolge una radiografia?

La radiografia è un esame assolutamente indolore e soprattutto non invasivo, i raggi x sono invisibili all'occhio umano e non provocano alcuna sensazione quando attraversano il corpo, non è quindi necessaria alcuna precauzione o preparazione particolare, non è richiesto il digiuno e non sussistono particolari controindicazioni, in quanto le dosi molto ridotte di raggi x, non sono pericolose.

Non esistono specifiche restrizioni, se non per le donne in stato di gravidanza, in questo caso, l'esame può essere eseguito, solo se si ritiene assolutamente necessario e non è sostituibile con altre metodiche, ciò perché l'utilizzo di radiazioni ionizzanti, potrebbero essere dannose per il feto.

Nella sala di radiologia sono presenti:

  • La macchina radiografica, composta da un braccio orientabile, dotato di un tubo a raggi x
  • Una piastra contenente la pellicola.

Il personale addetto, medico o tecnico, si posiziona dietro un centro di comando, separato dal resto della sala, da un vetro piombato di protezione. Per ottenere lastre di una determinata parte del corpo, il paziente, sarà posizionato su di un apposito tavolo ed investito da un fascio di raggi x, la riuscita dell'esame si basa sulla capacità di questi di impressionare la pellicola con diversa intensità.

Oggi la tradizionale lastra è stata sostituita dalla radiografia digitale, dove le vecchie pellicole, sono state rimpiazzate da cassette radiografiche, contenenti delle sostanze fotostimolabili; sarà poi visualizzata sul computer l'immagine così ottenuta.

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